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La chimica



Con l’obiettivo di costituire e mantenere nel tempo le condizioni ottimali di coesistenza tra la tutela dell’ambiente e lo sviluppo produttivo nel settore chimico, il 21 ottobre 1998 è stato firmato e approvato, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 febbraio 1999, l’Accordo di Programma per la Chimica a Porto Marghera.

Per integrare le azioni previste dall’Accordo con la specifica normativa successivamente intervenuta in materia di bonifiche dei siti inquinati, e vista l’esigenza non solo di razionalizzare l’iter istruttorio, ma anche di definire in un contesto unitario i contenuti delle scelte strategiche di intervento relative ai diversi aspetti industriali, occupazionali, ambientali e sanitari, il 15 dicembre 2000 è stato stipulato un Atto Integrativo dell’Accordo, poi approvato con DPCM del 15 novembre 2001.

Con l'Accordo e il relativo Atto integrativo si è delineato un percorso di grandissimo impegno, anche finanziario, per gli adeguamenti degli impianti, le misure di sicurezza e le bonifiche in un'ottica di riqualificazione e di riconversione dell'area produttiva, fondato su una serie di azioni in essi previste:

  • scavo canali,
  • marginamenti,
  • dismissione impianti,
  • messa in sicurezza d’emergenza e progetti di bonifica,
  • adeguamento degli scarichi in laguna,
  • piano della sicurezza in ambiti portuali,
  • riduzione dei rischi nella movimentazione delle merci,
  • controllo a distanza della movimentazione,
  • certificazioni ambientali,
  • Sistema integrato per il Monitoraggio Ambientale e la Gestione del Rischio Industriale e delle Emergenze per l’area di Marghera - SIMAGE,
  • allestimento area ecologicamente attrezzata,
  • investimenti da parte delle aziende,
  • salvaguardia dell’occupazione,
  • riduzione delle distanze di danno.

Negli anni seguenti sono anche state concretamente avviate - e sono tuttora in corso, anche grazie agli accordi transattivi tra le aziende e i Ministeri interessati che ne hanno permesso il finanziamento - importanti opere per la messa in sicurezza del sito rispetto alla diffusione degli inquinanti, mentre le problematiche connesse alla permanenza della chimica a Porto Marghera investivano tutto il comparto produttivo nazionale, per l’interdipendenza dei siti petrolchimici in Italia.

Con Deliberazione n. 56 del 6 ottobre 2005, relativa alla risoluzione n. 7 “Situazione del Polo Chimico di Porto Marghera”, il Consiglio regionale, riconfermando nell’Accordo di Programma del 1998 lo strumento più idoneo per pervenire al risanamento ambientale e alla riconversione del sito, ha convenuto “sulla necessità di un forte ridisegno territoriale dell’area di Porto Marghera, che punti alla valorizzazione di una grande area strategica per l’intero Veneto considerato nei suoi rapporti con il resto d’Europa” e “sulla necessità di una sua profonda riconversione e revisione che porti alla fuoriuscita della chimica obsoleta e inquinante” ed che ha ribadito “quanto espresso nell’Accordo di programma del 1998, e cioè che “sarà garantita la certezza operativa degli impianti per tutto i periodo di ammortamento economico degli stessi”.

Presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, un apposito Tavolo di Lavoro ha quindi portato alla condivisione, in data 14 dicembre 2006, del Protocollo d'Intesa su Porto Marghera per perseguire i seguenti obiettivi comuni:

  • mantenere a Porto Marghera condizioni di certezza gestionale per le imprese operanti, che si coniugassero con le esigenze di tutela dell’ambiente, a partire dal ciclo integrato della petrolchimica;
  • garantire una politica di sviluppo sostenibile in grado di produrre una significativa riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive del territorio;
  • garantire la continuità produttiva e la competitività delle attività chimiche a partire dal ciclo del cloro attraverso il bilanciamento cloro CVM-PVC;
  • mantenere i livelli occupazionali.

 

Sezione Documentale

Accordo per la Chimica di Porto Marghera suddiviso in parti

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di approvazione dell'Accordo formato PDF 346 kb
Documento conclusivo del 21 settembre 1999 BIS formato PDF 79 kb
Documento conclusivo della riunione formato PDF 38 kb
Testo dell'Accordo per la Chimica formato PDF 316 kb
All.1 - Traccia per l'accordo di programma quadro formato PDF 59 kb
All.2A - Piano generale di indagine e monitoraggio formato PDF 117 kb
All.2B - Protocollo per la redazione dei progetti di monitoraggio formato PDF 124 kb
All.3 - Criteri generali per la messa in sicurezza, la bonifica ed il ripristino ambientale formato PDF 148 kb
All.4 - Contributo dell'Autorità Portuale di Venezia formato PDF 223 kb
All.5 - SIMAGE Sistema Integrato per il Monitoraggio Ambientale formato PDF 293 kb
All.6 - I Piani delle Imprese formato PDF 3,1 Mb
All.7 - Progetto Petroven Razionalizzazione dei depositi costieri formato PDF 855 kb

Atto Integrativo dell’Accordo per la Chimica di Porto Marghera formato PDF 220 kb

Protocollo di Condivisione Linee Strategiche formato ZIP 17,5 Mb

Legge 23 luglio 2009, n. 99

Riconoscimento di Porto Marghera come area di crisi industriale complessa D.M. 24 marzo 2010 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 11 giugno 2010, n. 134)