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Salvaguardia di Venezia



La Laguna di Venezia, con i suoi 550 chilometri quadrati di estensione, rappresenta la più vasta area umida del Mediterraneo, un bene ambientale di valore inestimabile, la cui salvaguardia è indissolubilmente associata alla tutela del patrimonio storico, artistico e culturale dei centri urbani di Venezia, di Cavallino – Treporti e di Chioggia, ma anche del litorale e delle isole minori.

La salvaguardia di Venezia e della sua laguna è l'obiettivo della Legge Speciale n. 171 del 1973, la prima normativa organica emanata dopo la drammatica alluvione del 1966; alla Legge 171/73 hanno fatto seguito altre Leggi Speciali, in particolare la n. 798/1984, la n. 360/1991 e la n. 139/1992. Tali norme definiscono gli obiettivi strategici, le procedure per realizzarli e le competenze dei diversi soggetti attuatori degli interventi.

In particolare, alla Regione del Veneto sono demandati i compiti relativi al disinquinamento delle acque, al risanamento ambientale ed alla gestione della Laguna di Venezia e del suo Bacino Scolante.

Le attuali caratteristiche fisiche della Laguna sono il risultato di una intensa attività dell’uomo che, tra l’altro, estromise le foci del Piave, del Sile e del Brenta dalla Laguna.

Lungo la conterminazione lagunare sono individuati 27 punti di recapito delle acque del Bacino Scolante costituite, oltre che da corsi d’acqua d’origine naturale, anche da quelli che scaricano in Laguna attraverso manufatti idraulici o altro. Gli otto punti di scarico più significativi sono:

  • Fiume Dese, Canale Silone, Canale Marzenego-Osellino per la Laguna Nord;
  • Canale Naviglio Brenta, Canale di Lova per la Laguna Centrale;
  • Canale Taglio Nuovissimo, Canale Montalbano, Canale delle Trezze per la Laguna Sud.

La Legge n.171/73, agli articoli 3 e 4, affida alla Regione Veneto l'elaborazione di uno specifico "Piano Direttore", che rappresenta il principale documento di programmazione settoriale per il conseguimento delle finalità indicate dalla Legge Speciale e in particolare per il disinquinamento della Laguna di Venezia e del suo Bacino Scolante.

La pianificazione regionale relativa agli interventi di disinquinamento della Laguna di Venezia ha avuto inizio sin dal 1979.

In particolare, la Legge Regionale n. 17 del 27/02/1990 “Norme per l’esercizio delle funzioni nelle materie di competenza regionale attribuite ai sensi della L. 798 del 29/11/1984 – Nuovi interventi per la salvaguardia di Venezia”, all’art. 3, prevede che la Regione Veneto adotti un “Piano per la prevenzione dell’inquinamento ed il risanamento delle acque del bacino idrografico immediatamente sversante nella Laguna di Venezia” noto come “Piano Direttore”.

Sulla scorta di tale dettato normativo e sulla base delle conoscenze ambientali acquisite sull’ecosistema lagunare, il Consiglio Regionale, con provvedimento n. 24 del 1° marzo 2000, ha approvato l’ultimo documento di programmazione e pianificazione denominato “Piano per la prevenzione dell’inquinamento ed il risanamento delle acque del bacino idrografico immediatamente sversante nella Laguna di Venezia- Piano Direttore 2000”.

Il “Piano Direttore 2000”, attualmente vigente, individua una serie di obiettivi di qualità delle componenti ambientali, con riferimento alle conoscenze sullo stato della laguna, in base alle indicazioni dei Decreti Interministeriali 1998-1999 ed inoltre identifica i criteri generali per l’abbattimento dei carichi inquinanti; fornisce le linee guida per la prevenzione dell’inquinamento e il risanamento delle acque, individuando i singoli settori di intervento (civile, urbano diffuso, industriale, agricolo, zootecnico), indicando le strategie e le azioni da intraprendere in relazione agli obiettivi da raggiungere; stima infine il fabbisogno finanziario per la realizzazione degli interventi, individuando una serie di opere prioritarie.

Il 16 dicembre 2013, con DGR n°2336, sono state approvate le Linee Guida per l'aggiornamento del Piano Direttore, a 13 anni di distanza dall'entrata in vigore dello stesso.

Il territorio che comprende la Laguna di Venezia, il Bacino in essa Scolante e il tratto di mare dell’Alto Adriatico antistante i citati bacini appartiene al Distretto Idorgrafico delle Alpi Orientali. Nell'ambito del "Piano di Gestione del Distretto Idrografico delle Alpi Orientali", tale territorio viene individuato come “Sub-Unità Idrografica della Laguna di Venezia, del suo Bacino Scolante e del Mare antistante”. La sub unità si articola pertanto in tre ambiti territoriali di riferimento, tra loro idrologicamente e ecologicamente interconnessi, ma anche chiaramente distinti per morfologia, caratteristiche e problematiche ambientali. In un’ottica di sistema integrato “Bacino Scolante-Laguna di Venezia-Mare Antistante”, si sono sviluppate metodologie di approccio alla programmazione integrata delle zone costiere e del mare.