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Riconversione di Porto Marghera



 

L’area industriale di Porto Marghera si trova inserita nel più vasto sistema della Laguna di Venezia, della Provincia e del suo entroterra, che, con la sua area costiera, gode di caratteristiche favorevoli generali per effetto di posizione geografica, condizioni meteoclimatiche, correnti e maree, accessi al porto, rete di canali interni e disponibilità di aree.

Venezia e la sua Laguna si collocano lungo direttrici di notevole interesse socio-economico nello scenario attuale e futuro, per le potenzialità di connessione tra paesi sviluppati, in via di sviluppo e di nuovo sviluppo.

L’entroterra di Venezia, attraverso i collegamenti ferroviari, l’aeroporto, le idrovie, e le autostrade, garantisce i collegamenti dell’area di Porto Marghera con l’Italia del Nord e il resto d’Europa.

L’area industriale di Porto Marghera si sviluppa su un’area di 3.690 ettari, dei quali circa 2.250 all’interno della zona industriale - portuale, con più di 1.300 ettari destinati all’industria, circa 350 occupati da canali navigabili e bacini, 130 riservati al porto commerciale ed il restante suolo occupato da infrastrutture stradali, ferroviarie, servizi, ecc. (40 km di strade interne, 135 km di binari ferroviari, 18 km di canali portuali). Le aree demaniali occupano circa 40 ettari.

La struttura insediativa del sito di Porto Marghera può essere suddivisa in tre differenti ambiti territoriali:

  • la prima zona industriale, situata a nord dell’area industriale e corrispondente al complesso degli insediamenti di primo impianto che, essendo più datati e in prossimità del centro urbano, hanno subito i primi significativi interventi di riconversione funzionale;
  • il porto commerciale e gli insediamenti della cantieristica e della logistica, che configurano il complesso delle attività produttive più vitali della zona di Porto Marghera;
  • la seconda zona industriale, che ospita gli insediamenti prevalentemente legati alla chimica di base, che, segnati dalle problematiche congiunturali ed ambientali di tale settore produttivo, necessitano di una profonda riqualificazione o di una decisa riconversione;
  • Porto Marghera, Sito di Interesse Nazionale e Area di crisi industriale complessa, si presenta come una realtà produttiva in continua trasformazione che sempre più si configura come un possibile grande cantiere strettamente connesso ed integrato all’area di Marghera e Mestre, ma anche, attraverso il suo waterfront, a Venezia.

Con l’Accordo di Programma del 16 aprile 2012, stipulato con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e le altre Istituzioni locali (art 8, comma 4), alla luce dell’evoluzione in corso nell’area, “si conviene che le aree strategiche sulle quali sviluppare l’integrazione dell’azione delle parti aderenti al presente Accordo, favorendo in tal senso i progetti d’investimento, riguardano i settori:

  • della chimica sostenibile;
  • dell’energia;
  • dell’industria;
  • della logistica;
  • della portualità;
  • della nautica;
  • della cantieristica;
  • dell’innovazione/ricerca.

L'8 gennaio 2015 è stato sottoscritto un nuovo Accordo di Programma per il rilancio di Porto Marghera, che porterà investimenti per circa 152 milioni di euro per l’area industriale