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Art.1 - Premesse AdP "Moranzani"



Il progressivo interramento dei canali industriali di Porto Marghera e l’impossibilità di procedere alle normali attività di scavo per effetto della notevole contaminazione dei sedimenti dovuta alle attività industriali dei decenni passati, aveva reso impossibile il transito delle navi con pescaggio oltre i 30’ (9,14 m), con grave danno sotto il profilo ambientale ed economico per tutto il sistema industriale dell’area. Al fine di fronteggiare la crisi economica ed ambientale che si era formata, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha dichiarato, con proprio decreto del 3 Dicembre 2004, lo stato di emergenza e, con successiva ordinanza n. 3383 di pari data, ha individuato il Commissario Delegato.

Allo scopo di ripristinare le quote dei fondali idonee al transito delle navi che pervengono a Porto Marghera, il Commissario Delegato ha predisposto un programma di manutenzione straordinaria dei canali portuali, fino alla profondità di –11 m, assicurando, nel contempo, una corretta gestione ambientale dei fanghi dragati. Tale gestione prevede la realizzazione di impianti dedicati al trattamento dei sedimenti di dragaggio, finalizzati allo smaltimento definitivo degli stessi, in aree appositamente attrezzate, in zone contermini ai siti di dragaggio, sia allo scopo di contenere i costi di gestione, che per la non disponibilità sul mercato degli ingenti volumi di discarica necessari, a costi sopportabili. Sino ad oggi il Commissario Delegato ha provveduto ad individuare i siti di stoccaggio per i fanghi di dragaggio meno inquinati (“entro colonna C” del Protocollo redatto nel 1993 per la gestione dei materiali estratti dai canali di Venezia), costituiti dapprima nella sopraelevazione dell’isola delle Tresse e, successivamente, al suo ampliamento. Resta, ora, da provvedere alla gestione anche dei sedimenti di dragaggio contaminanti “oltre colonna C” del citato Protocollo 1993.

Il volume complessivo è di oltre 1.300.000 mc, a cui si devono aggiungere i fanghi aventi le stesse caratteristiche derivanti dai lavori di marginamento in corso di esecuzione da parte del Magistrato alle Acque di Venezia e da quelli di realizzazione di nuovi accosti portuali, nonché dei sedimenti ed altri materiali derivanti da tutti i lavori previsti dal presente Accordo di Programma, per un totale complessivo di 3.250.000 mc.

Per lo smaltimento definitivo di tali materiali sono state individuate due soluzioni:

1. realizzazione di una cassa di colmata nel tratto prospiciente il Molo Sali, collocato nella macroisola portuale, per i sedimenti di dragaggio non pericolosi, in conformità a quanto previsto dal comma 996 della Legge 296 del 27 Dicembre 2006;

2. una variante progettuale al Progetto Integrato Fusina che prevede la definitiva allocazione di sedimenti, anche pericolosi, resi stabili e non reattivi, in corrispondenza di discariche di rifiuti industriali, oggi dismesse, presenti nell’area denominata “Moranzani”.

La seconda soluzione è, peraltro, preceduta da infrastrutture di stoccaggio provvisorio dei sedimenti di dragaggio, che saranno realizzate dal Magistrato alle Acque di Venezia in una porzione dell’area denominata “43 Ettari”, attualmente di proprietà del Comune di Venezia, dagli impianti di inertizzazione/stabilizzazione da realizzare nella stessa area, nonché dall’impianto esistente della Società Veritas ubicato a Fusina. Le sopraindicate modalità di gestione dei sedimenti di dragaggio classificati “oltre C” del Protocollo 1993, si configurano quindi come la soluzione più razionale, economica e prossimale ai luoghi di produzione degli stessi. La realizzazione della suddetta impiantistica comporta, peraltro, la necessità di prevedere una serie di interventi collaterali di sistemazione ambientale della zona interessata, idonei a costituire una separazione fisica fra la zona a sud ovest dell’abitato di Marghera, compresa fra Fusina, il centro abitato di Malcontenta e l’autostrada Venezia – Padova, nonché altri interventi volti alla eliminazione e/o mitigazione di altre fonti di pressione ambientale quali:

  • la razionalizzazione della viabilità interessata dalla futura discarica Moranzani e dagli impianti di pretrattamento, nonché di quella a supporto delle attività logistiche e portuali insediate e da insediare nell’area tra Fusina e Marghera, con separazione dei flussi del traffico di attraversamento da quello locale;
  • interventi sulla rete di bonifica idraulica con realizzazione di vasche di invaso e di aree per allagamento controllato delle acque meteoriche prima della loro immissione in laguna;
  • la realizzazione di parchi urbani nell’area compresa fra Fusina, Malcontenta e Lusore;
    il trasferimento della ditta San Marco Petroli in altro sito meno a ridosso del centro abitato di Malcontenta;
  • l’interramento di elettrodotti ad alto, media e bassa tensione in uscita dalla centrale termoelettrica ENEL “Palladio” di Fusina, con conseguente riqualificazione paesaggistica;
  • la bonifica ambientale e/o messa in sicurezza di aree già interessate da interramento, a volte incontrollato, di rifiuti;
  • un intervento di miglioramento ambientale in fregio al bordo lagunare, attraverso la rinaturalizzazione di una vasta area di terreno agricolo;
  • la realizzazione di piste ciclabili;
  • l’interramento della linea aerea nel tratto lagunare fra Fusina e Sacca Fisola e nuova linea interrata fra Sacca Serenella e Cavallino.

Gli interventi sopra descritti si configurano, pertanto, come parti di un unico progetto unitario da realizzarsi in modo coordinato tra i diversi soggetti attuatori, sotto un'unica regia di coordinamento, risultando strettamente connessi con la realizzazione del sistema di smaltimento dei sedimenti di dragaggio dei canali portuali di grande navigazione. I costi per la realizzazione di tutti gli interventi sono particolarmente ingenti e non trovano completa copertura con le risorse disponibili; un incremento della tariffa prevista per il conferimento ai sopradescritti impianti dei sedimenti di dragaggio da parte dei soggetti interessati consente, peraltro, di recuperare le risorse finanziarie necessarie per far fronte a tali costi.

Allo scopo di assicurare il coordinamento delle azioni, determinare i tempi e le modalità di esecuzione delle opere, assicurare i finanziamenti e ogni altro connesso adempimento, si è pertanto promosso un apposito Accordo di programma, secondo le procedure previste dall’articolo 32 della Legge Regionale 35/2001, trattandosi di interventi di competenza di diversi enti pubblici e di soggetti privati in coerenza con la programmazione regionale. In considerazione della stretta connessione tra le diverse iniziative oggetto del presente Accordo e del prevalente interesse che, nell’ambito del complessivo programma di interventi rivestono gli obbiettivi del Commissario Delegato, faranno capo, in linea generale:

  • alla Regione, la progettazione preliminare degli impianti e delle opere oggetto del presente Accordo.
  • al Commissario Delegato:
    • la funzione di Responsabile Unico del Procedimento;
    • l’approvazione dei progetti degli impianti e delle opere di cui sopra;
    • l’attività di monitoraggio dell’avanzamento delle diverse iniziative e il coordinamento delle varie fasi realizzative.
  • ai diversi Soggetti sottoscrittori dell’Accordo, la realizzazione degli interventi di rispettiva competenza, così come puntualmente previsto nei singoli articoli del presente Accordo.

Il programma complessivo degli interventi è stato illustrato alla popolazione interessata, a Malcontenta, in data 19.02.2007. In data 03.08.2007 è stato sottoscritto un pre- Accordo di Programma che è stato presentato alla popolazione interessata, a Malcontenta, in data 03.09.2007. Il pre- Accordo di Programma è stato integrato con la Relazione Ambientale, su cui si è espressa favorevolmente la Commissione regionale VAS in data 22.11.2007, e con la Valutazione di Incidenza Ambientale valutata positivamente dall’Autorità Ambientale della Regione del Veneto in data 18.03.2008. In data 05.02.2008 il pre- Accordo è stato presentato anche alla Commissione per la salvaguardia di Venezia, che si è espressa favorevolmente, con prescrizioni.

In data 04.12.2007 è stato avviato anche il percorso di Agenda 21 che, dopo 15 incontri tematici ed una Assemblea pubblica in data 24.02.2008 in merito al trasferimento della San Marco Petroli, ha tenuto il Forum finale in data 17.03.2008, fornendo al Commissario delegato una serie di richieste di integrazioni progettuali e di priorità delle stesse. L’attività di monitoraggio e coordinamento sopra descritta sarà effettuata dal Commissario Delegato sino alla scadenza dello stato emergenziale; successivamente sarà svolta dalla Regione del Veneto.

Allo scopo l’Accordo prevede la costituzione di un apposito Comitato di Sorveglianza del quale fanno parte, oltre che i rappresentanti dei Soggetti sottoscrittori, anche un rappresentante:

  • della Soprintendenza per i beni architettonici, per il paesaggio e per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Venezia e laguna;
  • della Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto – NAUSICAA;
  • della Municipalità di Marghera;
  • della Delegazione di zona di Malcontenta.