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Direttiva 2000/60/CE



La Direttiva Europea 2000/60/CE impegna gli Stati membri a raggiungere entro il 2015 uno stato “buono” delle acque, opportunamente articolate in “corpi idrici” che rappresentano le unità elementari omogenee per la classificazione dello stato di qualità rilevato dal monitoraggio e per l’attuazione delle misure di prevenzione e risanamento.

Il D.M. n. 131 del 16 giugno 2008 stabilisce i criteri tecnici che le Regioni devono seguire per l’attuazione operativa delle prime fasi di implementazione della Direttiva, che annoverano, tra le atre cose, l’individuazione dei corpi idrici.

Il “Piano di Gestione della sub unità idrografica Bacino Scolante, Laguna di Venezia e mare antistante” facente parte del “Piano di Gestione del Distretto Alpi Orientali” individua tutti i corpi idrici (del Bacino Scolante, della Laguna e delle acque marino costiere), individuando quelli “a rischio” di non raggiungere gli obiettivi di qualità e per i quali è necessario programmare ed attuare un “monitoraggio operativo” anche al fine di valutare qualsiasi variazione dello stato di tali corpi.

Nel Bacino Scolante complessivamente sono stati individuati 84 corpi idrici: 28 naturali, 34 fortemente modificati e 22 artificiali. L’individuazione dei fortemente modificati deve ritenersi provvisoria, mancando a tutt’oggi una metodologia di designazione approvata a livello nazionale.

Per quanto riguarda le acque marine del Veneto, si è giunti alla definizione di sei corpi idrici, di cui quattro “costieri” (aree del macrotipo ad alta stabilità, ricomprese entro le 2 miglia dalla costa) e due “marini” (aree del macrotipo a media stabilità, da due miglia dalla costa fino ad un miglio oltre la linea di base che delimita il golfo di Venezia).

Cinque dei sei corpi idrici sopra definiti appartengono, in tutto od in parte, alla sub unità idrografica “veneziana”, di cui al Piano di Gestione sopracitato.

Per la Laguna di Venezia, la collaborazione istituzionale instauratasi tra Regione Veneto, Autorità di Bacino, MATTM e MAV, ha permesso di individuare 11 corpi idrici naturali, cui si aggiungono 3 corpi idrici fortemente modificati (uno in centro storico e 2 valli da pesca contigue della laguna nord e centro-sud).

Con Deliberazione n. 1950 del 28/10/2013, la Giunta Regionale ha presso atto della classificazione delle acque superficiali interne regionali (tra cui rientrano i corpi idrici del Bacino Scolante), derivante dai dati di monitoraggio ambientale condotti nel corso del triennio 2010/2012 ai sensi della Direttiva 2000/60/CE, mentre è in corso di adozione la proposta di classificazione delle acque marino costiere e delle altre acque di transizione regionali, ad esclusione della Laguna di Venezia.

Per quanto riguarda la Laguna di Venezia, nell’ambito della collaborazione interistituzionale, la Regione del Veneto e il MAV hanno elaborato i Piani di monitoraggio per la definizione, rispettivamente, dello stato ecologico (progetto MOVECO 1, approvato con DGR n. 1714/2011) e dello stato chimico (progetto MODUS 1), prevedendo il necessario adattamento per completare il recepimento di quanto richiesto dalla Direttiva 2000/60/CE e dal DM 260/2010.

I risultati delle campagne di monitoraggio del primo triennio 2010/2012 sono ad oggi disponibili e con DGR n. 140 del 20/02/2014 è stata approvata la prima classificazione, dello stato chimico ed ecologico, dei corpi idrici lagunari, secondo i criteri stabiliti dalla Direttiva 2000/60/CE e declinati a livello nazionale dal D.Lgs n. 152/206 e dal DM 260/2010.